Fante Tranquillo COMPRI

di Attilio e Cesira Avanzi

277° Reggimento – I Battaglione – 3^ Compagnia

ex Aviere

natoCa’ di David - VR il 6.6.1914

deceduto in prigionia il 31.1.1943 nel campo n. 56 di Uciostoje

Tracce del suo piastrino sono state rinvenute a Miciurinsk nella regione di Tambov (sud-est di Mosca), a 100 chilometri ad occidente del capoluogo nel 2016.


Soldato di leva della classe 1914 nel Distretto di Verona.

Chiamato alle armi il 1° aprile 1935 viene assegnato al 2° Scaglione della Regia Aeronautica e dovrà presentarsi alle armi nel settembre successivo.

Il 27 settembre 1935 giunge al Centro Affluenza di Bolzano, Centro Reclutamento e Mobilitazione della IIa Zona Aerea Territoriale, e viene assegnato in qualità di aviere alla Regia Aeronautica.

L’8 novembre 1935 si trova presso l’Aeroporto di Aviano (1° Sq.), Centro di Reclutamento e Mobilitazione della IIIa Z.A.T.

Il 1° novembre 1936 viene promosso Aviere Scelto. Viene mandato in congedo illimitato per fine ferma il 25 marzo 1937.

Richiamato alle armi, il 14 ottobre 1940 giunge al Deposito del 79° Reggimento Fanteria per il XXX Battaglione terr. bis mobilitato.

 Il 3 settembre 1942 passa effettivo al Deposito del 277° Reggimento Fanteria a Brescia, che viene mobilitato il giorno successivo.

Il 5 ottobre 1942 giunge in territorio dichiarato in stato di guerra e partecipa alle operazioni di guerra sul fronte russo. Viene catturato dalle FF.AA. Russe in data imprecisata ed internato nel campo di prigionia n. 56 di Uciostoje dove muore nel gennaio 1943.   


“LE TESTIMONIANZE DELLE FAMIGLIE CONFERMANO CHE IL CADUTO NON È MAI STATO DIMENTICATO”

Tranquillo era il quarto figlio di una famiglia numerosa. La primogenita, Rosa, era nata nel 1909, poi Natalina nel 1910 e Luigi nel 1913. Dopo Tranquillo erano arrivati ancora Virgilio nel 1916, Maria nel 1920, Gianna nel 1922 ed infine Lina nel 1925.

Tranquillo aveva frequentato la scuola fino alla quinta classe elementare e poi era andato a lavorare in una cava di ghiaia e successivamente in una ditta di asfaltatura delle strade.

Era appassionato di lettura. Aveva un carattere molto dolce ed affettuoso, in particolare con le sorelle e prima della partenza per la Russia, con un po’ di spiccioli che aveva, le aveva accompagnate al cinema.

Sia durante il servizio di leva che poi dalla Russia, Tranquillo scriveva alla mamma dando sue notizie sempre positive e quando aveva bisogno di soldi, non lo scriveva, ma disegnava un omino con le tasche rovesciate.

Il giorno della sua partenza per il fronte russo i suoi genitori con una sorella lo accompagnarono al treno con un po’ di cibo per il viaggio, ma il papà non voleva vedere il treno partire e disse a mamma Cesira: ‘Tranquillo non lo vedremo più’.  

La sua famiglia però non ha mai perso la speranza di rivederlo ancora e papà Attilio prima di morire chiamava Tranquillo e Gianna che era suora comboniana in una missione in Africa.

 (testimonianza della nipote Riccardina Compri)


Storia condivisa da Antonio Respighi e Giovanna Respighi Palmi, autori del libro IO RESTO QUI…, Lettere di Caduti sul fronte russo e testimonianze delle famiglie, da cui è stata tratta (Edizione a cura del Gruppo Alpini di Abbiategrasso (MI), Grafiche Arrara, 2017, Abbiategrasso - MI)


156° Divisione Vicenza

©

156° Divisione Fanteria Vicenza