“LE TESTIMONIANZE DELLE FAMIGLIE CONFERMANO CHE IL CADUTO NON È MAI STATO DIMENTICATO”
Nato nella frazione Campana di Villa d’Almé, che a quel tempo faceva parte del comune di Bruntino, Angelo era il primogenito di molti fratelli. Aveva infatti quattro fratelli e tre sorelle.
Faceva il sarto e lavorava molto per i militari, aggiustando ed adattando le loro divise. Nel tempo libero allevava conigli ed aiutava i genitori a lavorare la terra per poter sfamare la numerosa famiglia.
Da ragazzo soffriva di artrite e per questo sperava di essere esente dal servizio militare, ma purtroppo fu chiamato alle armi e dovette partire per la Russia. Da allora non si ebbero più sue notizie.
Prima di partire aveva venduto la sua bicicletta che gli era costata molti sacrifici ed il ricavato lo aveva dato ai genitori che a quei tempi vivevano di stenti con il solo raccolto della campagna.
(testimonianza della sorella Albertina)
Storia condivisa da Antonio Respighi e Giovanna Respighi Palmi, autori del libro IO RESTO QUI…, Lettere di Caduti sul fronte russo e testimonianze delle famiglie, da cui è stata tratta (Edizione a cura del Gruppo Alpini di Abbiategrasso (MI), Grafiche Arrara, 2017, Abbiategrasso - MI)
Il Monumento ai caduti di Villa d'Almè BG si trova in Via Giuseppe Mazzini, 1