di Pietro e Domenica Donzelli
277° Reggimento – C.C.R (Compagnia Comando di Reggimento)
nato a Arcene – BG il 14.7.1921
Disperso in data 31.12.1942 in località non nota
Soldato di leva della classe 1921 nel Distretto di Treviglio.
E’ chiamato alle armi nel 72° Reggimento Fanteria il 14 gennaio 1941. Il 1° marzo 1942 usufruisce di una licenza straordinaria di 32 giorni e rientra al Corpo il 2 aprile.
Il 26 giugno viene trasferito al 25° Reggimento Fanteria e destinato al 277° Reggimento Fanteria che viene mobilitato il 1° luglio. Il 5 ottobre parte per la Russia con il 277° Reggimento Fanteria ‘Vicenza’.
Partecipa alle operazioni di guerra svoltesi sul fronte russo e viene dichiarato disperso nel fatto d’armi sul Don in zona Scheljakino-Warwarovka-Nikolajewka, il 23 gennaio 1943, come da verbale di irreperibilità.
“LE TESTIMONIANZE DELLE FAMIGLIE CONFERMANO CHE IL CADUTO NON È MAI STATO DIMENTICATO”
Luigi è il primo di quattro figli; dopo di lui sono nati Bernardo nel 1923, Serafino nel 1927 ed Anna nel 1929. All’età di nove anni viene mandato in collegio a Soncino con il fratellino Bernardo, di due anni minore, in quanto il papà Pietro, che era emigrato in Belgio per lavorare come muratore, muore in seguito ad una caduta da un’impalcatura proprio il giorno di Natale del 1929. In collegio, dove rimangono fino ai diciotto anni, frequentano la scuola fino alla terza media, ma imparano anche l’alfabeto morse e a lavorare come fabbro, falegname ed elettricista. Luigi impara anche a suonare la tromba.
Lasciato il collegio, torna a Fara d’Adda e lavora per circa un anno, fino alla chiamata alle armi, presso un linificio-canapificio del paese.
Il fratello Bernardo, oggi ottantasettenne, commosso, lo ricorda così: ‘Era un bravo ragazzo, serio e molto timido, tanto che quando i ragazzi e le ragazze, dopo il lavoro, sedevano sulle panchine per scherzare un po’, lui si vergognava, diventava rosso in viso e scappava a casa.’
Il 14 gennaio 1941 viene chiamato per il servizio militare a Vicenza, dove rimane pochi mesi prima di partire per la Russia nell’ottobre 1942. Anche il fratello Bernardo fu fatto prigioniero e trascorse un periodo nel campo di concentramento di Buchenwald in Germania, ma riuscì fortunatamente a fare ritorno a casa.
(testimonianza del fratello Bernardo Bettinelli)
Storia condivisa da Antonio Respighi e Giovanna Respighi Palmi, autori del libro IO RESTO QUI…, Lettere di Caduti sul fronte russo e testimonianze delle famiglie, da cui è stata tratta (Edizione a cura del Gruppo Alpini di Abbiategrasso (MI), Grafiche Arrara, 2017, Abbiategrasso - MI)
MOUMENTO AI CADUTI in Corso Europa, Arcene (BG)