di Giovanni e Sallemi Giovanna
277° Reggimento Fanteria
nato a Santa Croce Camerina - RG
disperso sul Fronte Russo31.1.1943, probabilmente in prigionia
Tracce del suo piastrino sono state rinvenute a Miciurinsk nella regione di Tambov (sud-est di Mosca), a 100 chilometri ad occidente del capoluogo nel 2010.
“LE TESTIMONIANZE DELLE FAMIGLIE CONFERMANO CHE IL CADUTO NON È MAI STATO DIMENTICATO”
Serafino, come tanti altri suoi coetanei, ebbe la sfortuna di essere in età di leva a ridosso dello scoppio del secondo conflitto mondiale, cosa che gli fu fatale.
Aveva iniziato a lavorare come apprendista in una bottega di calzolaio.
La chiamata alla leva, per lui come per tutti i ragazzi nati nel 1915, arrivò il 15 settembre 1935; finito il periodo di leva, tornò al suo paese natio, dove poté riabbracciare la mamma, il papà e la sorella Giuseppa.
Ma la normalità quotidiana, ristabilita dopo due anni di servizio militare, la vita laboriosa di calzolaio, la tranquillità della famiglia, furono presto interrotte di nuovo: dopo solo due anni, e cioè il 22 agosto 1939, era di nuovo chiamato alle armi con destinazione Mogadiscio, in Africa.
Fu congedato nuovamente il 5 dicembre 1939 ed infine richiamato il 22 ottobre 1940 con destinazione Russia, da dove non rientrò mai più.
Il suo nome è stato messo tra i ‘dispersi’ e solo in seguito fu dichiarata la morte presunta in Russia il 31 gennaio 1943.
La sua giovane vita, come quella di tantissimi altri giovani caduti, è stata sacrificata; che il nostro ricordo serva ad onorare chi ha dato la vita per la nostra Patria.
(testimonianza della nipote Rosa Brancato)
Dimartino Serafino - Il Giornale di Ragusa
Dimartino Serafino - Il Giornale di Santa Croce
Dimartino Serafino - Il Giornale di Santa Croce 2
Storia condivisa da Antonio Respighi e Giovanna Respighi Palmi, autori del libro IO RESTO QUI…, Lettere di Caduti sul fronte russo e testimonianze delle famiglie, da cui è stata tratta (Edizione a cura del Gruppo Alpini di Abbiategrasso (MI), Grafiche Arrara, 2017, Abbiategrasso - MI)