di Valentino e Regina Pravato
277° Rgt.- I Btg. - 4ª Compagnia Armi d'accompagnamento
nato a PIANIGA -Venezia – residente a Chiarano -Treviso 15.6.1912
Disperso il 31.1.1943 in località non nota
Ritroviamo nel nostro archivio alcune memorie che la figlia di Domenico Semenzato, Adelina, ha riportato sul padre. Di queste ci sono delle bellissime note ricavate dalle lettere che Domenico scrisse alla moglie Adele:
In una lettera datata 28.7.42 la divisione si trovava a Capo di Ponte vicino a Brescia.
In una lettera datata 5.12.42 riferiva che i primi giorni di dicembre il reggimento è partito da Kupiasnk (lui scrive Cuppian) e riporta la tragica storia che coinvolse la 9ᵃ Compagnia del III/277 a Gujana Balka ed altre notizie sull’organizzazione del Reggimento: stranamente la Censura non intervenne !
Zona operazioni sul Don 5/12/42
Carissimo mio tesoro caro ora vengo con questa lettera per farti presente che la mia salute è buona così vorrei sperare anche di te. Dunque mia cara voglio parlarti un po’ delle mie condizioni. Ora sto arrivando verso il Don. Dunque noi siamo otto giorni che marciamo per giungere verso il fronte Russo, forse sul Don ci fermeremo. Adele la città da cui siamo partiti otto giorni fa si chiama Cuppian. Ora da lì e dove dobbiamo giungere ci sono 250 chilometri. Dunque mia cara anche quest’anno le feste natalizie le passo in questa lunga marcia, framezzo di molta neve e freddo. Nel portarci vicino al fronte sentiamo bene il cannone però mia cara Adele io sono contento lo stesso, basta non combattere. Però ci sono i partigiani che fanno molti danni. Pochi giorni fa al nostro Reggimento sono stati uccisi 25 e feriti, ma nessuno però di loro, sono fuggiti tutti. Cara moglie mia io sono stanco di questa marcia di avanzamento. Se un giorno avrò la grazia e la fortuna di venire a casa voglio ricordare molte cose che mi succedono durante questa guerra. In questo Reggimento non son organizzati bene, manca tutto l’indispensabile in qualunque sia cosa. Non ci sono ufficiali anziani, non ne sanno di guerra, perché non ne hanno mai fatta, quindi i loro comandi e le loro istruzioni non sono valide, e poi non posso dirti più nulla. Termino con la speranza di avere qualche notizia di te. Come stai tu ora che stai aspettando la nostra cara bambina Adelina, speriamo sia bambina. Tu non sai quanto mi duole il cuore non essere presente in quel momento del tuo grande dolore per il parto? Ma coraggio, coraggio mia cara moglie. Io ti auguro ogni sorta di bene e che tutto prosegua bene, chi sa che la Madonna ti aiuti. Ti raccomando di farmi sapere subito come va questa desiderata novità. Cara moglie t’invio i miei più cari auguri di buone feste di Natale e Capodanno.
Mi firmo tuo marito Domenico
L’ ultimo fonogramma di Domenico alla sua Adele è datato 29/12/1942, spedito da Rossoch, (lui scrive Rossoscks) racconta di aver passato il Santo Natale con pala e piccone scavando trincee. Non sa ancora di essere diventato padre di quella bambina tanto desiderata, a cui aveva già dato il nome di Adelina. Si augura di “prendere di questa bella novità, che nostra figlia Adelina, o che sia bambino e ti sia andato tutto bene senza pericolo e malore.”
La figlia Adelina lo ha sempre cercato, sperando sempre che la terra di Russia gli renda un ricordo del padre che non ha mai conosciuto.