Questa pagina è dedicata ai Monumenti, ai Cippi, alle Piazze e alle Vie che rendono onore alla 156° Divisione Fanteria "Vicenza".
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Venerdì 26 maggio 2006, alle ore 12.30, in piazza Sant'Ambrogio a Milano, è stato inaugurato il monumento “Memoria”, realizzato in bronzo patinato (cm.350x82x142) da Walter Valentini, donato alla città da Letterio ‘Lillo’ Mangano (1921-2002), a ricordo dei caduti della Divisione Vicenza (Campagna di Russia, 1941-1943), di cui fu uno dei pochi superstiti, e di tutti i caduti per l’Italia in guerra e in pace.
A San Costanzo in provincia di Pesaro Urbino è ricordata civicamente la figura del concittadino Generale Etelvoldo Pascolini MOVM, già Comandante della Divisione Vicenza in Russia.
A Trieste, nel Parco delle Rimembranze del colle Capitolino nei pressi della Cattedrale di
San Giusto, sono presenti nei sentieri, 1264 pietre del Carso dedicate ad alcuni Caduti
Giuliano Dalmati nelle guerre del’900, alcuni di questi della Divisione Vicenza.
Il Tempio Nazionale " Madonna del Conforto" in Cargnacco, più noto come "Tempio di Cargnacco"
VIA GAETANO ROMERES
Generale, Medaglia d’Argento V.M. 1883 -1943
via inaugurata a Palermo il 24 marzo 1997
Monumento ai Caduti in Russia a Villanova-Malafesta (frazione del Comune di San Michele al Tagliamento - VE) inaugurato nel 2000
Monumenti ai Caduti delle Guerre Mondiali di Paliano - Frosinone.
tra i Caduti 3 Fanti della 156 Divisione Vicenza :
Fante Enrico AGNETELLI, 16.11.1921 (da Paliano Frosinone)
277° Reggimento, III Battaglione, 10ª Compagnia
Disperso in località ignota il 23 gennaio 1943 (data di Scheljakino, Warwarowka)
Fante Gilberto FRASACCO, 30.1.1917 (da Paliano Frosinone)
277° Reggimento, III Battaglione, 10ª Compagnia
Disperso in località ignota il 30 gennaio 1943
Fante Angelino VERANI, 24.4.1922 (da Paliano Frosinone)
277° Reggimento, III Battaglione, 10ª Compagnia
Disperso in località ignota il 30 gennaio 1943
LA CITTA’ DI MELZO RICORDA
IL PROFESSORE ETTORE RASTELLI (1908 – 1943)
PRIMARIO CHIRURGO DELL’OSPEDALE SANTA MARIA DELLE STELLE
Per il grande valore umano, professionale e scientifico della sua attività in favore dell’ospedale cittadino che rinnovò profondamente e per il coraggio, la generosità e l’abnegazione dimostrata durante la Campagna di Russia nel compiere la propria missione di medico fino al sacrificio della vita
Una accurata ricerca di Lorenzo Coluzzi, rappresentante del Centro Studi A.N.A. del 3° Raggruppamento per la Sezione Cadore, arricchisce la memoria dei soldati della Divisione Vicenza, presentando la Cappella dedicata ai Caduti e Dispersi al Fronte Russo che si trova a Campolongo di Cadore in Provincia di Belluno. A Lorenzo un doveroso ringraziamento.
Tutti i Dispersi al Fronte Russo del Comelico vengono ricordati dagli Alpini della valle nell’antica Cappelletta detta “del Cristo” situata nei pressi dell'ingresso a Piazza S. Giacomo a Campolongo in provincia di Belluno ove alle pareti sono poste delle targhe di bronzo con i loro nomi tra i quali tre sono della Divisione Vicenza:
Sergio Marta di Santo Stefano di Cadore appartenente al 277° Reggimento - II Battaglione – 5ª Compagnia, disperso il 31.1.1943 in località non nota;
Mansueto Casanova di Santo Stefano di Cadore appartenente al 277° Reggimento, deceduto il 19 marzo 1943 in prigionia nell’ospedale n. 1149 - Belaja Koluniza ;
Franco Zandonella Golin di Dosoledo di Comelico Superiore (BL), appartenente al 277° Reggimento, disperso in data 31 gennaio 1943 in località non nota.
Ogni anno, dal 22 settembre 1985, nella quarta domenica del mese di settembre, il Gruppo Alpini di Campolongo organizza una solenne cerimonia in ricordo dei Dispersi in Russia. Dopo gli onori ai Caduti e la deposizione della corona, con un gesto altamente simbolico, il Sindaco del Comune che ha offerto i lumini per la lampada perpetua nell’anno in corso, rinnova il simbolico rito dell’accensione del cero, a testimonianza dell’amore e del ricordo che ancora, a distanza di tanti anni, la terra della Val Comelico e la sua gente nutrono per questi figli dispersi in guerra, nell’adempimento del dovere.