S.Ten. Cpl. Mario TENTI 

di Guido e Ida Vivarelli

278° Rgt – II Btg – Compagnia Comando

nato a Pistoia 19.4.1921

Catturato a Warwarowka – Варваровка

Deceduto il 30.3.43 in prigionia, campo 74 di Oranki – Оранки


ORANKI campo n° 74

ORANKI Regione di Gorki (400 Km. ad est di Mosca, sul Volga), n° 74 50 Km. a sud del capoluogo vicino alla stazione di Bogorodsk.

Nel campo n°74 vi furono rinchiusi gli ufficiali catturati nell'agosto del '42, raggiunti nel marzo 1943 da tutti gli ufficiali italiani provenienti dai lager di Khrinovoje, Tambov e Uciostoie. Il campo n° 74 di Oranki   non risparmiò la vita di 661 soldati italiani dell’ARMIR, di questi 327 erano ufficiali. Mario Tenti di Pistoia è stato uno di loro, mancato il 30 marzo 1943, probabilmente di stenti, o di tifo; cosi ha raccontato alla famiglia il vago ricordo di un commilitone.



Mario dalla guerra non ritornerà ne҆ vivo ne҆ morto, rimarrà sospeso per il

resto degli anni a venire nel grande limbo dei dispersi.

 

Non ricevere più notizie certe e nemmeno una comunicazione è stata una delle sofferenze che subirono le famiglie di quei soldati dell’ARMIR che sparirono durante la ritirata di Russia. Anni di attesa dall’ultima lettera, una vaga comunicazione di Stato con la causale “Dispersione del soldato”  poi addirittura la crudeltà con la quale i sovietici comunicavano tramite Radio Mosca i nominativi di alcuni soldati italiani, informando le famiglie di un buono stato di salute e di attendere a breve il loro rimpatrio.

Questa la storia di Mario Tenti e della sua famiglia.

La memoria di Mario Tenti di Pistoia, giovane studente di Magistero che nel 1942 divenne Sottotenente di Complemento di Fanteria è ricordata nella sua città natale,  da diverse testimonianze, come quella di Fabio Giannelli nel bellissimo articolo comparso nei Quaderni di Farestoria del Gennaio-Aprile 2006 - anno VIII, N° 1, a cura di Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea nella Provincia di Pistoia, come pure nella brossura di Marco Paolini, SOLDATI ITALIANI - mandati nel paese dei girasoli,  testi dai quali si riportano a seguire alcuni significativi passaggi:

Mario TENTI era nato il 23 aprile 1921, figlio di Guido, combattente e mutilato della Grande Guerra, e di Ida Vivarelli, segno tangibile di un grande matrimonio d'amore e della volontà di cercare di dimenticare il macello della guerra di trincea al quale seguirà anche la nascita della sorella Fiammetta il 20 dicembre 1924. La bella famiglia pistoiese abitava in una bella casa signorile con tanto di giardino.

Mario frequentò l’Istituto Magistrale e dopo il diploma si iscrisse alla Facoltà di Magistero proprio nel bel mezzo della seconda guerra mondiale.

Avrebbe avuto la possibilità di essere esonerato dalla prima chiamata alle armi per il fatto di essere iscritto all'università, ma venne comunque arruolato e divenuto Ufficiale di Complemento con il grado di Sottotenente venne destinato al 278° Reggimento di Fanteria a Latisana nel Friuli Orientale da cui poi raggiunse la sede di Bergamo per partire poi al Fronte Russo nel settembre 1942.

La sorte del Corpo d’Armata Alpino è nota e con esso quello della Divisione Vicenza. Di fatto il 278° Reggimento si dissolse attorno il 23 gennaio 1943 a Warvarovka ed i pochi scampati vennero quasi tutti fatti prigionieri a Walujki il 26 gennaio successivo. Pochi gli scampati.

Da quel momento di Mario Tenti non si seppe più nulla tranne una comunicazione di “Dispersione” fino ad una sciagurata trasmissione radiofonica del 1946.

Radio Mosca era ascoltata con assiduità tramite radio Londra, l'unico mezzo per cercare di decifrare il destino dei propri cari, nelle trasmissioni serali in lingua italiana venivano forniti lunghi elenchi dei prigionieri catturati; proprio da questa emittente la famiglia Tenti venne a sapere il 25 aprile 1946 che anche il figlio Mario era vivo e godeva di “ottima salute”, prigioniero ma vivo, ma la notizia si rivelerà una crudele bugia.

I soldati ad iniziare dal 1945 cominciarono a rientrare definitivamente a casa da tutti i fronti e da tutte le prigionie, dalla Russia nel 1946; chi prima chi dopo moltissime famiglie ebbero le risposte cercate e temute sulla sorte dei loro cari.  Lentamente molte mogli si resero conto di essere rimaste vedove, tanti figli orfani, diversi genitori di non aver più un erede, numerose ragazze di aver perso una parte dei loro sogni.

A casa Tenti giunsero informazioni da un compagno di prigionia di Mario appena rientrato in Italia (data della lettera 13 marzo 1946): è il soldato Margoni Franco, di Castiglione delle Stiviere, che racconta come, insieme ad altri, furono fatti prigionieri, il 26 gennaio 1943 (dunque a Walujki), e come, durante la marcia di trasferimento verso la citta di Rossosh, sia stato proprio Mario a salvargli la vita caricandoselo sulle spalle, quando non poteva più camminare.

La famiglia Tenti ebbero la conferma, da alcuni altri reduci e rimpatriati, tra i quali Anselmo Sigovini, Franco Gaddi e Mario Buffa, che il figlio Mario era stato fatto prigioniero a Walujki ma che purtroppo era morto nel campo di prigionia di Oranki il 30 marzo 1943, probabilmente di stenti o di tifo.  

La famiglia Tenti come numerose altre di soldati non rientrati dal Fornte Russo, finchè potè, cercò notizie del proprio congiunto, scrivendo ad ogni indirizzo possibile.

Nel 1954 rientrarono gli ultimi prigionieri dalla Russia, tra questi il Medico Enrico Reginato (MOVM). La famiglia Tenti non esitò ad interpellarlo nella speranza di ricevere qualche informazione, scrivendo una toccante e significativa lettera di cui si riporta il testo a testimonianza di quanto fosse grande sofferenza delle famiglie italiane private da ogni certezza e rimaste con l’animo perennemente in attesa sebbene fossero trascorsi già 12 anni dagli ultimi contatti epistolari con Mario.

Pistoia, 14 marzo 1954

Gentilissimo Dottore,

ci scusi se la nostra richiesta le arrecherà disturbo e le ricorderà giorni e fatti pieni di dolore che ella ha ormai sommerso, senza però dimenticare, nella gioia del ritorno alle cose care, alle vecchie abitudini di tanti anni addietro e ci comprenderà perché anche noi soffriamo con voi, in questi lunghi anni, e continuiamo a soffrire di una sofferenza illuminata soltanto da una speranza che fino ad oggi non si è però tramontata in certezza

E’ la sofferenza di coloro che attendono -

Siamo i genitori del S.Tenente Cpl. Tenti Mario, del 278° Reggimento Fanteria della Divisione “Vicenza”, dell’A.R.M.I.R. , e di lui non abbiamo più notizie dal Gennaio 1943.

Abbiamo saputo da altri reduci che venne catturato prigioniero e che fu costretto alle tragiche marce che lo portarono, prima, nel campo di Krinowaja e poi in quello di Orankj.

Ma nessuno seppe dirci di preciso.

Nel 1946 a guerra finita, radio Mosca, in una trasmissione in lingua italiana, trasmise il nominativo di nostro figlio, incluso in un elenco di ufficiali, che, a loro dire, stavano bene e, nell’atto di rientrare in patria, inviavano saluti alle loro famiglie.

Da allora i ritorni s sono susseguiti, ma nostro figlio non è tornato.

Sappiamo che anche lei visse la dolorosa vita dei campi di Krinowaja e di Orankj, sappiamo, perchè la stampa ce ne ha informati, quanto Ella abbia sofferto per aver cercato di riportare in Italia i nominativi di quei poveri ed eroici ragazzi dei quali Ella potè raccogliere l’ultimo respiro, e proprio per tutto questo vorremmo tanto poter parlare con lei, disposti a venire al suo paese od in atra località, ma desidereremmo, sia per avere la certezza di trovarla, sia per non arrecarle eccessivo disturbo, che Ella fosse così gentile da fissarci il giorno, il mese e la località, a suo piacimento, in cui potremmo avere un colloquio con Lei.

Forse non saprà di nostro figlio, forse non lo avrà mai incontrato o conosciuto, ma non ci neghi anni, che ormai non viviamo che del suo ricordo, la gioia di parlare ancora di lui, e la speranza di vivere ancora attendendolo.

 In attesa di una sua gentile risposta, distintamente la salutiamo.

 

Famiglia Tenti

(da Archivio Famiglia Reginato)

Il nome, Mario Tenti, è inciso nella pietra sulla targa posta nel cimitero della città toscana assieme a quelli i tanti giovani pistoiesi scomparsi in terra di Russia durante la seconda guerra mondiale tra i quali i suoi coetanei Sottotenenti Alfiero Innocenti del 3° Bersaglieri, Pradis Pedaggi (MOVM) della Divisione Pasubio e Renzo Galligani anche lui della Divisione Vicenza.

Nel Tempio Ossario Maria del Conforto di Cargnacco (UD) è stato dedicato un altare a tutte le famiglie che sono rimaste sull’uscio di casa lasciato sempre aperto nella speranza di un ritorno.

Dalla guerra non ritorneranno ne҆ vivi ne҆ morti, i loro nomi rimarranno sospesi per il resto degli anni a venire nel grande limbo dei dispersi.

 

 


Note del Comitato Divisione Vicenza

FONTI:

USSUME – Fondo M-9, Serie Russia;

ARCHIO DI STATO DI PISTOIA, Sottofascicolo Prefettura;

Archivio Famiglia Reginato;

Testimonianze dirette degli Ufficiali Franco GADDI, Anselmo SIGOVINI e Mario BUFFA e del Fante Franco MARGONI, veterani della Divisione Vicenza;

Verbale interrogatorio S.Ten  Franco Gaddi  dal fondo M-9 USSME viene scritto Zenti e  riporta della cattura a Warvarovka

AA.VV. QF Quaderni di Farestoria Gennaio-Aprile 2006 - anno VIII, N° 1 – articolo di Fabio Giannelli IN RICORDO DI MARIO TENTI DISPERSO IN RUSSIA, a cura di Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea nella Provincia di Pistoia, I.S.R.P.T. Editore, Pistoia, 2006;

Marco Paolini, SOLDATI ITALIANI - mandati nel paese dei girasoli – Pubblicazione locale in economia brossura senza dati di stampa e località;

Ricerche effettuate con la collaborazione e disponibilità di Giovanni Periz, Patrizio Morelli e Paola Galardi a cui un ringraziamento.

Nomi e notizie di soldati riportati nelle testimonianze:


S.Ten. Cpl. Medico Anselmo SIGOVINI (da Neresina - Pola)

II/278° Rgt. - Compagnia Comando

Catturato il 24.1.1943 a Warwrowska, trasferito nei campi di Kvashina (dal 1.43), Buterlinevka (dal 20.3.43), Arsk (dal 16.5.43), rientrato il 7.9.46 dopo la Prigionia dall’ospedale 3655 di Arsk - Арск


S.Ten. Cpl. Franco GADDI, (da San Fedele Intelvi - Como)  

III/278° Rgt - 9ª Compagnia

Fatto prigioniero a Warwarowka - Варваровка il 23.1.1943, rientrato dopo la Prigionia nel Campo 160 di Susdal - Суздаль

MBVM* 1955


S.Ten. Mario BUFFA

278° Rgt.

Rientrato dalla prigionia - Non si possiedono altri dati identificativi


Fante Franco MARGONI, (da Castiglione delle Stiviere – Mantova)

II/278° Rgt. - Compagnia Comando

Rientrato dopo la Prigionia


156° Divisione Vicenza

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156° Divisione Fanteria Vicenza