Caporal Maggiore Pasquale PROCIDA

(ex. Aviere)

di Giuseppe e Francesca Culotta

277° Reggimento – Compagnia Mortai da 81

nato a Palermo  il 2.1.1914

Disperso in data 31.12.1942 in località non nota




Buonasera sono Giuseppe Procida nipote di Pasquale Procida classe 1914 Caporale della Divisione Vicenza, disperso in Russia nel 1942.

Con queste semplici parole è iniziato un contatto con Giuseppe, che era alla ricerca di qualche notizia dello zio Pasquale, disperso nelle fasi del frenetico ripiegamento della Divisione Vivenza dal Don nel disperato tentativo di sottrarsi all’ accerchiamento delle unità sovietiche.

Ma Pasquale prima di essere un Mitragliere era un giovane Palermitano, uno dei tanti siciliani di cui si sono perse le tracce in Russia in quel tragico gennaio 1943 e di questo Giuseppe ha pensato giusto di ricordarlo assieme alla sua famiglia.


Pasquale Procida nasce a Palermo il 2 gennaio 1914 da Giuseppe (Peppino) e Francesca (Ciccina) Culotta. Era il primo di sette fratelli (5 maschi tra cui mio padre Guido e due femmine) i racconti dei familiari nella mia infanzia (io sono del 1955) hanno sempre suscitato in me tristezza ma tanta curiosità. 

Mio nonno Giuseppe era macchinista delle Ferrovie dello Stato e la nonna Ciccina casalinga di Sant'Agata di Militello vivevano in una modesta casa del padre (mio bisnonno).

Pasquale o Pasqualino è il primo di 8 fratelli.

Dopo di lui nel 1916 nascerà Rosa, poi Calogero nel 1918 tutti a Palermo nella casa coi nonni. Poi verrà Guido Orlando intorno al 1920 ma dopo il parto non sopravvisse. Giuseppe (o Peppino) guidava treni a carbone faceva turni e presto per carriera fu trasferito nella vicina Termini Imerese dove scelse di stabilirsi con i suoi tre figli. Nel 1922 Ciccina rimase ancora incinta stavolta di due gemelli. Nel 1923 nacquero Guido (mio padre) e Anna. Nel 1927 altro figlio, Salvatore. Intanto il Macchinista Peppino con i risparmi e sacrifici decide di far costruire sopra la casa paterna di Palermo due appartamenti (1° e 2° piano e in secondo momento un 3° piano), infine la famiglia torna a Palermo e vi si stabilisce. Negli anni ‘30 Pasquale si distingue per diligenza e responsabilità. Compie pure gli studi superiori oltre a fungere da Capofamiglia in assenza del padre impegnato nei turni notturni e a maggior ragione dopo la nascita dell'ultimo dei fratelli Umberto nel 1934.

È già adulto e nel 1935 compie il servizio militare nella Regia Aereonautica fra Catania, Augusta e Boccadifalco Palermo come Aviere Scelto. Si congeda nel 1937 allorquando anche il fratello Calogero viene chiamato a svolgere il servizio militare anche lui nella Regia Aereonautica, nella quale farà domanda di rafferma volontaria per 30 mesi positivamente accolta. Pasquale è a Palermo e poco si sa di lui del breve periodo di congedo illimitato che gli resta davanti fino alla richiamata alle Armi del 1939-40. Sembrano certe le frequentazioni con giovani impegnati e responsabili e qualche foto ce ne conferma il garbo e la compostezza. Nel 1940 dopo la mobilitazione e l'arruolamento nel Regio Esercito presso l’87° Battaglione Rovereto Bis a Pasquale viene conferito il grado di Caporal Maggiore. Di lui si sapeva che guidava motociclette e altri mezzi motorizzati. La mia infanzia fu vissuta tra un 1° , 2° e 3° piano di una allora palazzina dove viveva Pasquale , il padre, la madre e i suoi sei fratelli (4+2). E’ comprensibile che dopo la partenza di Pasquale e di altri fratelli per la guerra ed il successivo ritorno e non ritorno, la realtà si modificò e il desiderio della madre spesso sottaciuto e dignitoso di riavere il figlio segnò sicuramente la mia adolescenza.

Credo con questo di interpretare il pensiero dei restanti discendenti di quella famiglia (Me e altri 6 cugini). Ricordo altresì da ragazzo l'incontro e la frequentazione con amici figli di Reduci dalla Russia, ne ricordo uno in particolare (Marraffa il cognome) che raccontava del padre tornato dalla Russia con i piedi congelati e in disuso. E poi ancora Sciarrino il Calzolaio del quartiere che diceva   di aver visto Pasquale al fronte ferito e assistito forse da famiglia Ucraina.   A quei tempi (anni 60) parlare di Russia era parlare di mistero, di inaccessibilità.

Mio padre del 1923 nonché la sorella gemella parlavano di Pasquale come un vice-papa' giacché mio nonno Giuseppe ferroviere macchinista era spesso fuori casa.... Purtroppo la famiglia oltre la sua scomparsa dovette subire in quegli anni la perdita dell'altra figlia femmina del 1916 a soli 26 anni. Un' altro fratello del 1918 parti nel 1936-37 per il servizio militare e dopo aver fatto domanda di ferma volontaria di 30 mesi fu inviato in Africa dove subì la prigionia ad opera degli inglesi fino al 1946 anno del ritorno in Italia.

Mio padre Guido nel 1940-41 fu chiamato pure alle armi e destinato forse in Grecia. 

Un altro fratello del 1927 ragazzo in quegli anni perse la mano destra per via di un ordigno esplosivo scoppiato per le vie di Palermo. L'ultimo del 1934 morì in giovane età 26 anni per malattia. Mio nonno intanto era morto nel 1957.

Di Pasquale avevamo come corrispondenza solo una cartolina (Credo come quelle che vedo nel sito di molti fanti). Purtroppo non la si trova più ! Un mio cugino dice di averla vista e letta Diceva a quanto pare scrivendo alla madre:

non preoccupatevi sto bene stiamo andando o siamo sul Don !

Quindi né timbro né data utile per ricerche

Questa la storia di Pasquale e della sua famiglia in quella via Sampolo di Palermo dove ho vissuto la mia infanzia.


NOTE DEL COMITATO DIVISIONE VICENZA

Il Caporale Pasquale Procida era inquadrato nella Compagnia Mortai da 81 del 277° Reggimento 

Inizialmente la Compagnia era a Cervignano del Friuli (UD) fino al marzo 1942 per poi venire trasferita a Bescia fino alla partenza per il Fronte Orientale alla fine del mese di settembre con un organico di 185 fanti e sottufficiali e 6 ufficiali.

Dopo l’arrivo in Ucraina ed una breve sosta a Kupiansk, la Compagnia viene trasferita nella località di Torskoe – Торське ove rimane fino alla fine del mese di novembre.

Con l’inserimento della Divisione di Fanteria Vicenza nel Corpo d’ Armata Alpino, anche la compagnia viene trasferita in territorio russo per prendere posizione nella località di

Sotnjskoje – Сотничкая sulla strada Lenina (Put Lenina) circa a 20 Chilometri a nord di Rossoš’.

A seguito dell’operazione militare Sovietica  “Piccolo Saturno” (Операция Малый Сатурн  -  Operacija Malyj Saturn)  la Compagnia Mortai da 81 del 277° Reggimento viene assegnata al  Comando Piazza di Rossoš’ (C.te Col. S.p.e. Roberto Margiotta) assieme al I Btg.del 277° Reggimento e la Cp.Cannoni reggimentale da 47/32 per essere destinati alla difesa di Rossoš’ sulla pista Kantermirovka – Ukrainec in particolare in direzione di Ukrainez,dalle provenienze da Kantemirovka,per la difesa del campo di aviazione.

OPERAZIONE OSTROGOŽSK - ROSSOŠ

Ostrogožsko - Rossošanskaja nastupatel'naja operacija

L’operazione è sferrata a partire dal 12 gennaio 1943 nel settore dell'alto corso del Don.

La situazione peggiora nei giorni successivi: il 15 gennaio   il I /277° dislocato come accennato, alla difesa di Rossoš e le Compagnie. cannoni 47/32 e Mortai da 81 del 277° in località Ukrainez presso il campo di aviazione, vengono travolti da unità corazzate russe.

Pochissimi Ufficiali e Fanti riescono a sfuggire. Lo stesso giorno i carri armati entrano in Rossoš e il Comando del C.A.A. ripiega verso Nord a Podgornoje (valle del Rossoš).

Poco o nulla si conosce della sorte degli uomini impegnati in quella zona, di fatto la maggior parte vennero fatti prigionieri subendo nel periodo successivo la ben nota triste sorte delle marce del Davaj e delle sofferenze successive.

L’ unica testimonianza scritta relativa ai fatti d’arme nella zona di Rossoš con particolare accento alla cattura, sono raccontati dal Fante Settimo Malisardi della 3ᵃ Compagnia del 277° nel suo libro PRESENTE ALLE BANDIERE, (Edizioni APE, Bologna, 1975)

Della Compagnia Mortai da 81 si conosce il nome di un solo Ufficiale, il Sottotenente Gaetano DIMO di Parabita – Lecce, dichiarato Disperso il 31.1.43 in località non nota.

Pasquale Procida ufficialmente risulta disperso il 31 dicembre 1942, così dalla sua scheda, ma la data è sicuramente simbolica, in quanto fino al 15 del gennaio 1943 i reparti organizzati nella zono di Rossoš non ebbero perdite. In ogni caso della sorte della Compagnia Mortai da 81 del 277° non si hanno al momento notizie nemmeno nelle memorie dei veterani.


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