di Giovanni ed Elisa Squizzato
277° Reggimento – II Battaglione – 7ᵃ Compagnia
nato a Piombino Dese – PD il 30.5.1910
Disperso il 31.1.1943 in località non nota
Da un fortunato incontro con Giulio Bortolin ne è nata una nutrita corrispondenza che ha permesso di mettere in luce la storia e la vita di Adolfo Pirollo, famigliare della sua collega di lavoro Paola Pirollo che per fortuna ancora conservava i ricordi del prozio Caporal Maggiore della Divisione Vicenza. Magari tutti conservassero così le reliquie di famiglia come ha fatto Paola e magari tanti come Giulio si dedicassero con tanta passione a valorizzare il prezioso patrimonio della storia dei nostri soldati scomparsi nel nulla nella terra di Russia nell’inverno 1942-1943.
Giulio ha fatto un bellissimo lavoro di ricopiature delle lettere di Adolfo e si sa, quando si riscrive parola per parola una lettera a volte si entra nello spirito di chi la aveva scritta. Così è stato sicuramente per Giulio che è riuscito a commentare i testi con contestualizzazioni storicamente corrette ma soprattutto con lo spirito giusto, quello che gli ha fatto cogliere il carattere e lo stato d’animo di Adolfo.
La storia del Caporal Maggiore Adolfo Pirollo è stata impaginata come testo da Giulio , pertanto si è valutato di lasciare inalterato il suo lavoro che è possibile da scaricare dal sito per la lettura.
Fin da piccola sentivo parlare del prozio Adolfo ma sempre in maniera sommessa, quasi a voler cancellare tutto il dolore che la sua storia aveva portato in famiglia.
In realtà c’era ben poco da dire: l’unica certezza era quella che fosse morto in guerra!
Il mio caro papà, che ora non è più con noi, nasceva proprio nel periodo in cui Adolfo moriva e non si sono mai conosciuti. Forse per questo, ma sicuramente per poter dare una degna sepoltura al suo caro zio, fece una serie di ricerche che però non portarono a nessun risultato.
Con questo prezioso e meticoloso lavoro di Giulio, che non finirò mai di ringraziare, la triste storia dello zio Adolfo ritorna a galla. Si ritrovano nelle lettere dello zio, amorevolmente custodite per anni, i pensieri e le preoccupazioni che tanti dei nostri giovani dispersi in Russia avevano in quella terra lontana, alla mercé dei pericoli e del duro clima invernale.
Un particolare ringraziamento va anche al “Comitato Divisione Vicenza” che ha dedicato interesse ed ha collaborato alla buona riuscita ed alla valorizzazione di questa importante memoria.
Dedichiamo questo lavoro al Prozio Adolfo, alla sua mamma Elisa, che ha dovuto affrontare enormi sofferenze, e a papà che sicuramente avrebbe gioito e si sarebbe commosso per il risultato di questa ricerca.
Grazie Giulio
Paola Pirollo
Commento del Comitato Divisione Vicenza
Il Secondo (II) è stato l’unico Battaglione del 277° Reggimento che non è stato totalmente sopraffatto nei combattimenti durante le fasi del ripiegamento di gennaio ’43, ed in parte è riuscito a salvarsi seguendo il Comandate di Regimento Col. Giulio Cesare Salvi. Nel tempo il Battaglione ha avuto due Comandanti, il Cap. Franco Monticelli (da Pavia), deceduto il 30 marzo 1943 in prigionia nel campo 74 di Oranki al quale gli è stata attribuita la MAVM alla memoria. L’ altro Comandante per un breve periodo (fino al 1° gennaio 1943) è stato il Magg. del 2° Rgt.,Btg. Alpini Borgo San Dalmazzo della Divisione Cuneense Silvio Zambelli (da Castello di Trento - Bresimo - TN), disperso attorno il 10 gennaio in località Novo Kalitwa al quale è stata assegnata pure a lui una MBVM alla memoria.
Molto conosciuto, soprattutto per gli incontri nel dopoguerra tra i Veterani della Divisione è stato il S.Ten. Francesco Infantino (da Centuripe – Enna) Comandante del plotone esploratori della Compagnia Comando di Battaglione – che è rientrato vivo dopo la Ritirata ed è ricordato per aver scortato in Patria la Bandiera di Guerra del Reggimento attualmente conservata a Roma nel Sacrario delle Bandiere al Vittoriano. Di lui una testimonianza nel libro di memorie curato da Giulio Bedeschi Nikolajewka: c'ero anch'io (Ugo Mursia Editore, Milano, 1972) ed il conferimento di una CGVM per gli scontri avvenuti in località Skelyakino e Warwarowska il 22 e 23 gennaio 1943.
Comandante della 7ª Compagnia è stato il Ten. Gino Velludo, rientrato vivo dalla Ritirata e Comandante del 3° Plotone della 7ª Compagnia, è stato il S.Ten.Domenico D'Alessandro (da Mantova ma Distretto di Bari) – allora studente universitario che invece è stato catturato il 24 gennaio 1943 a Warwarowka. E’ uno dei Celoviekj ovvvero uno dei 600 Ufficiali rientrati dalla prigionia dal Campo 160 di Susdal di cui 43 della Divisione Vicenza . a D’Alessandro è stata conferita nel 1956 una MBVM.
Nel sito alcune storie del II Battaglione del 277° Reggimento:
FALCONI GIOVANNI - 277° Rgt.- II Btg. CP. Cdo
FERRETTI PIERO - 277° Rgt – II Btg. – Cp. C.do.
GUESCINI LEANDRO - 277° Rgt. – II Btg. - Cp. Cdo.
LEGORI GIUSEPPE - 277° Rgt. - II Btg. - 5 ª Cp.
MARTA SERGIO - 277° Rgt. - II Btg. - 5 ª Cp
DUINA PAOLO - 277° Rgt. - II Btg. - 6 ª Cp.
MARTIGNANI SALVATORE - 277° RGT. II Btg - 8ª Cp.
BALESTRZZI RENZO - 277° Rgt.- II Btg. - 8ª Cp
NB: Le motivazioni delle onorificenze e l’elenco dei Celoviekj sono consultabili nel sito.
La Storia di Pirollo Adolfo